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Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo



La riunione dei G20 e il seguito – Domande sul Lavoro

Le organizzazioni sindacali, a livello nazionale come internazionale, devono rispondere ad una profonda ed estesa crisi. Le istituzioni, come l’IMF (Fondo Monetario Internazionale) che fino ad ora serviva da strumento per risolvere delle crisi piu’ limitate, manca di risorse per ottenere i risultati sperati. I governi, inoltre, non intendono di rispondere alle pressioni sociali e politiche che riversando sui lavoratori i risultati di decenni di distruzione dell’ambiente e di rinforzare la loro capacità di mobilizzazione.[a seguire]


Concentrazione, monopolio e pirati del mercato libero

La ditta Cargill, il gruppo gigante agro-alimentare di cui il Presidente generale ha scritto la proposta dell'Accordo internaziole sull'agricoltura, che non ha mai rinunciato alla sua posizione dominante sul mercato per manipolare i prezzi, facendoli aumentare e diminuire (spesse volte contemporaneamente) al fine di ottenere il massimo del profitto su tutta la catena della produzione alimentare pretestando il principio del "mercato libero". Cosi' che la recente investigazione fatta, negli uffici in Europa della Cargill stessa, dalla Comunità Europea non ha sorpreso nessuno.[a seguire]


Illusione, realtà e manipolazione dell'informazione: Riunione a Davos dei G8, ruolo dei Fondi privati d'investimento nella distruzione di posti di lavoro

Sullo sfondo di una crisi economica e finanziaria che richiama il fantasma della recessione Mondiale, il Forum mondiale dell'economia (G8 – FEM) riunitosi a Davos in Svizzera nel 2008, ha elaborato un documento sulla repercussione del livello dell'impiego in seguito all'acquisto di certe imprese da parte dei Fondi privati d'investimento internazionali. Apparentemente non hanno preso a cuore tale incombenza, visto che si sperava che molte poche persone avrebbero prestato attenzione a tale fenomeno.[a seguire]


La Birmania sul filo del rasoio

La dittatura militare in Birmania affronta la più grande sfida dall'insurrezione nazionale del 1988. Occorre agire urgentemente per sostenere le migliaia di birmani manifestanti, in esilio, agli arresti domiciliari o nascosti, che rischiano la vita per la democrazia.[a seguire]


Il mondo difficile del leveraged buy-out è diventato di colpo più difficile

L'abbondanza di prestiti a buon mercato che ha alimentato il boom di acquisizioni a credito sta riducendosi. Che significa questo per i lavoratori, soprattutto i milioni di dipendenti di quelle società prese di mira dai fondi con le loro acquisizioni?[a seguire]


Contro l’impunità in Colombia

Il dipartimento per i diritti umani del centro sindacale, CUT, ha tenuto recentemente la prima riunione nazionale di sostegno alle vittime, ed ai loro familiari, oggetto di questa violenza mirata direttamente contro le organizzazioni sindacali del paese.[a seguire]


Vertenza svedese evidenzia la necessità di legalizzare azioni di solidarietà

Ancorare solidamente nella legislazione dell'UE il diritto sindacale di decidere azioni, incluse azioni di solidarietà da parte di lavoratori non direttamente coinvolti in una vertenza su contrattazioni collettive, darebbe un valore legale ad un atto essenziale di autodifesa sociale. La causa Vaxholm dovrebbe essere il segnale per mettere al primo posto nei programmi dei sindacati europei e mondiali una campagna che legalizzerebbe azioni di solidarietà a livello nazionale e transnazionale.[a seguire]


Nuovi decessi e focolaio di aviaria in Inghilterra sottolineano la minaccia di epidemia

I decessi recenti dovuti al ceppo H5N1 d’influenza aviaria in Egitto, Indonesia e Nigeria hanno portato a 166 il numero di vittime note della malattia mortale, mentre oltre 200 milioni di volatili sono stati eliminati nel mondo. Tuttavia, i lavoratori del settore pollame ed i loro sindacati nella maggior parte dei paesi colpiti dalle epidemie virali di H5N1 sono al margine dell’attualità[a seguire]


La Cina e la lobby mondiale dello sfruttamento

In tutto il mondo, i lavoratori sono abituati alle minacce degli imprenditori di subappaltare il lavoro o di chiudere del tutto e spostarsi in Cina. Cosa spinge ora questi stessi imprenditori a minacciare di partire dalla Cina ?[a seguire]


Pinochet: il cane è morto ma la rabbia persiste

La morte di Pinochet dovrebbe invitarci a riflettere sulle gravi conseguenze che le dittature militari hanno lasciato nelle società dell’America latina. Deve spingerci ad individuare, analizzare e denunciare ogni sorta d’impunità; deve rafforzare il nostro impegno per una lotta determinata a favore della democrazia con giustizia sociale, memoria, giustizia per tutti e dignità.[a seguire]


Il Commissario al banchetto

Le società investitrici di capitali di rischio in Europa oggi danno lavoro a circa 5 milioni di lavoratori. Nel Regno Unito un dipendente su 5 nel settore privato lavora per un fondo d’investimento. Lungi da portare al rischio d’indigestione, questa frenesia di acquisti non ha fatto che stuzzicare gli appetiti politici e finanziari degli investitori.[a seguire]


Affrontare la repressione nella produzione dell’olio di palma: il programma d’azione sindacale

La coltivazione estensiva della palma da olio e l’estrazione del suo olio per l’esportazione sono da sempre legate alla repressione. Le piantagioni furono create in origine dai regimi coloniali. L’incremento rapido delle piantagioni in Asia dopo la seconda guerra mondiale fu incoraggiato in collegamento con la distruzione delle foreste, arma per combattere gli insorti malesi. L’espandersi delle coltivazioni non è andato di pari passo con maggiori diritti per i lavoratori nel settore. Gli infortuni sono correnti, l'aspettativa di vita è breve. I sindacati sono spesso brutalmente repressi.[a seguire]


1° Maggio 2006 – Basta precarizzazione. Lavoro dignitoso per tutti

I milioni di lavoratori e di giovani francesi che hanno manifestato per le strade gli scorsi mesi hanno ottenuto la comprensione e colpito l’immaginazione dei lavoratori in tutto il mondo per ottimi motivi. La loro mobilitazione tenace contro una legge che avrebbe dato la possibilità ai datori di lavoro di licenziare i nuovi assunti senza motivazione formale è stata giustamente vista come una posizione ferma contro la crescente insicurezza che ha invaso il mondo del lavoro da vent’anni.[a seguire]


Amianto : il peggior killer industriale al mondo. Da proibire subito!

L’amianto è il peggior killer industriale al mondo. Provoca almeno 100'000 decessi all’anno. I membri dell’UITA in ogni settore sono esposti all’amianto in varie situazioni: in agricoltura, nella trasformazione degli alimenti, negli alberghi, ristoranti e aziende di catering, dove l’amianto e materiali che ne contengono sono stati e sono tuttora usati come prodotti d’isolamento e anti-incendio, per pareti, vernici ed altri materiali di costruzione, materiali d’isolamento di tubazioni e forni, elementi di copertura, mattonelle e installazioni di macchinari.[a seguire]


Acqua per la vita o acqua per lucro ?

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ufficialmente designato gli anni 2005-2015 come Decennio internazionale d’azione “Acqua per la vita”. Questo decennio d’azione inizia il 22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua.Il programma ufficiale della Giornata mondiale dell’acqua 2005 non contempla la limitazione delle attività delle multinazionali dell’acqua, nè la realizzazione di diritti specifici per i lavoratori agricoli, tra cui il diritto all’acqua potabile che è stato sancito recentemente dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) nella Convenzione 184 sulla sicurezza e salute in agricoltura.[a seguire]


Syngenta s’impossessa della genetica mondiale

Cecil Rhodes, famoso imperialista britannico che dette il nome all’ex-Rodesia, disse una volta che avrebbe colonizzato i pianeti, se avesse potuto. Aveva ambizioni modeste a confronto di quelle delle multinazionali odierne attive nelle “scienze della vita”. Rhodes dovette accontentarsi dell’Africa australe, mentre, appoggiandosi sulla nozione predatoria di “proprietà intellettuale” e sull’Accordo TRIPS dell’OMC, Syngenta sta cercando d’impossessarsi del regno vegetale chiedendo un brevetto sul processo mediante il quale le piante producono fiori.[a seguire]


Cina: affrontare la realtà

Rappresentanti sindacali di 20 paesi, in procinto di raggiungere Pechino per una riunione dell’OCSE sugli investimenti socialmente responsabili, sono stati informati il 6 dicembre scorso che i loro visti non erano più validi e che la riunione era annullata. L’annullamento brutale della riunione da parte delle autorità cinesi dovrebbe essere l’occasione per riflettere nuovamente su come il movimento sindacale internazionale potrebbe appoggiare efficacemente i lavoratori cinesi nella loro lotta per un sindacato indipendente. Un’elemento chiave della riflessione deve portare a distinguere tra belle parole e legittimazione velata dell’ACFTU dalla realtà del lavoro in Cina.[a seguire]


Altri quattro anni: più che mai occorre solidarietà coi lavoratori USA

Negli Stati Uniti la “guerra al terrorismo” maschera una guerra contro i lavoratori ed i loro sindacati, che rischia anch’essa di subire una “escalation”. La mobilitazione senza precedenti dei lavoratori nelle elezioni del 2 novembre aumenterà la determinazione del governo a togliere vigore ai sindacati definitivamente, per rafforzare la svolta a destra della politica americana.[a seguire]


Documento NAFTA scomparso indicava minacce per l’agricoltura mondiale

Il Governo USA, che mantiene il proprio ricorso presso l’OMC contro la moratoria ormai scaduta dell’Unione europea sulle importazioni di OGM, ha cercato di far scomparire un documento ufficiale sulla contaminazione del mais messicano causata da OGM, che era stato preparato dalla Commissione per la cooperazione ambientale (CEC) del NAFTA (Accordo di libero scambio nordamericano).[a seguire]


OGM e OMC: in difesa di una moratoria moribonda

Mettendo in dubbio la legittimità dell’OMC a decidere in controversie che toccano i diritti fondamentali, la CE ha dato il segnale di un’azione che va ben al di là dell’obbiettivo preciso di proteggersi dalle sanzioni dell’OMC. Il nocciolo del problema non sta nella compatibilità con l’OMC, ma nel fatto di sapere se i diritti umani hanno la precedenza sulle regole che disciplinano il commercio mondiale invece di lasciar decidere tutto all’OMC.[a seguire]


Il prezzo della contaminazione delle multinazionali

La Corte suprema ha stabilito una norma mondiale per la tutela della proprietà intellettuale e questa sentenza mantiene il Canada nel gruppo dei paesi attraenti per gli investimenti. La tutela dei brevetti incoraggia le innovazioni che porteranno alle prossime generazioni di prodotti ad alto valore aggiunto per gli agricoltori canadesi. 21 maggio 2004 – comunicato stampa Monsanto[a seguire]


Appello all’azione il 1° maggio 2004 – Basta decessi e infortuni sul lavoro!

La Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) proclama il diritto di tutti ad eque condizioni di lavoro. Lavoriamo per vivere eppure il lavoro è causa di decessi, infortuni e malattie per milioni di donne e uomini nel mondo. In questa giornata del 1° maggio 2004 affermiamo il nostro impegno comune all’eliminazione dei decessi e degli infortuni sul lavoro.[a seguire]


L’attacco dell’industria genetica sulla biodiversità

Un nuovo studio della Union of Concerned Scientists dimostra che sono bastati meno di dieci anni di agricoltura commerciale per provocare contaminazioni “massicce” da OGM nei raccolti tradizionali negli Stati Uniti. Nè la resistenza dei consumatori nè le autorizzazioni selettive di piantagioni commerciali di OGM sono sufficienti a prevenire ulteriori contaminazioni: la tolleranza zero è l’unica difesa contro una tecnologia fondamentalmente invasiva, che nell’arco di dieci anni si è avviata verso la distruzione di sementi che i coltivatori avevano sviluppato da millenni.[a seguire]


Sfruttamento mondiale: Wal-Mart e lo sciopero dei supermercati californiani

Il 18 gennaio scorso il New York Times riferiva che la Wal-Mart Stores Incorporated chiude abitualmente a chiave i lavoratori dei turni notturni in molte sue sedi. Un ex-dipendente della Wal-Mart ha riferito che le uscite del suo negozio nel Colorado erano inchiavate ogni sera e che nei fine settimana nessuno aveva la chiave. Wal-Mart non è solo il più grosso dettagliante statunitense, con una presenza internazionale in espansione: è oggi il più importante datore di lavoro al mondo, con circa 1,3 milioni di dipendenti nei libri paga.[a seguire]


Frodi e vandalismo imprenditoriale minacciano migliaia di lavoratori Parmalat

Parmalat è ora ufficialmente in stato di insolvenza ed il suo ex-CEO, Calisto Tanzi, è agli arresti e indagato. Il decreto legge appena approvata in Italia darà all’impresa protezione dai suoi creditori per 120 giorni, permettendole di preparare un piano di riorganizzazione. Si prevede, però, che molte delle società acquisite freneticamente nel mondo, se non tutte, prima o poi saranno vendute o liquidate, mettendo in pericolo posti e condizioni di lavoro, oltre che i diritti sindacali dei dipendenti.[a seguire]


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